La Svanvita (Pariati), Milano, Malatesta, 1707

Esemplare consultato: I-Rn; pp. 80; a p. 75 scene comiche di Lisa e Bleso; numerosi versi virgolati; l'attribuzione esplicita a Pariati in Frontespizio non è confermata in Poesie; probabilmente rielaborato dal perduto Regnero del 1703.

Sono stati mantenuti: ambizioso (pentasillabo), bizzaria, esiggere, norvego "norvegese", sudetto passim; Dedica frontispicio, decembre; Argomento nodrire, villuppo; Attori capella; 85 che la Sarmazia arda teco in guerra (ipometro), 352 spera e confida (quinario nel recitativo; il verso si potrebbe collegare all'aria che segue), 398 sovvente, 419 le forze nostre. Colà ti attendo. Addio (ipermetro), 530 avvanzi, II.2 didascalia SIGIBERTO con seguito di goti e di frisoni (in scena anche Regnero e Svanvita), 641 nel ciglio il grado, ubbidienti e fide (accettabile considerando «ubbidienti» pentasillabo), 765 innondi, 771 faccella, 837 inconstante, 1049 Ed or che fa? Ildegonda E del non certo orrore (accettabile ipotizzando una dialefe tra «fa» ed «E»), 1241 viddi, 1298 induggi, 1394 comette "commette", 1612 Morirò ma vendicato (ipermetro), 1669 E 'l niegasti? Ingiusto (ipometro).

Sono stati emendati: 135 si riceva un comando (non dà senso)] si riceva in comando, 866 Tuo non sarà più de la Svezia il soglio] Roderico Tuo non sarà più de la Svezia il soglio.